lunedì 28 dicembre 2009

Domenico Cavalca. Vite dei Santi Padri. SXIV.
http://www.intratext.com/IXT/ITA1836/

1 commento:

notevole ha detto...

Curiosando nella Cronaca della Novalesa sono arrivato a coclusioni diverse da quanto si legge in proposito.
Si direbbe che la creazione di questo monastero a Urbiano e poi a Novalesa sia stata un modo per creare un magazzini viveri per l'esercito Franco al di qua delle alpi, due volte distrutto (almeno) dai Longobardi.
Utilizzato almeno 2 volte da Pipino il Breve e poi da Carlomagno, con la vittoria dei Franchi diventa uno strumento di potere ma, con la dissoluzione della parte di Lotario il Moncenisio diventa un confine e i monaci sono costretti a distribuirsi nei priorati per ridurre la quantità di viveri.
Infine anche i 20 monaci rimasti sono sfrattati ma viene loro assegnata una casa in Torino.